
Secondo il teorema di Jacopini-Bohm, tutto quello che un computer ... può fare consiste nello svolgere tre tipi fondamentali di processo algoritmico:
a.processo sequenziale, consistente nell'elaborazione, uno dopo l'altro, di una serie di passi dichiaramente prestabiliti, del tipo "passo 1 - passo 2 - passo 3 - ... - passo n";
b.processo condizionale, la possibilità di "scegliere" un percorso elaborativo piuttosto che un altro in base ad una condizione che può essere verificata o meno, secondo lo schema "se la condizione X è verificata allora segui la strada A; altrimenti segui B";
c.processo iterativo, capacità di ripetere una procedura finché una condizione è soddisfatta, ossia "finché la condizione è verificata, esegui la procedura e ritorna alla condizione di partenza".
Il modello si chiama sequenziale perché dati ed istruzioni vengono inseriti secondo una sequenza lineare, "impilati" uno di seguito all'altro in base all'ordine d'entrata o di esecuzione.
Il modello sequenziale è il modello a cui si ispira il senso comune.
Il modello di Maturana-Varela-Bateson ci aiuta a farci una rappresentazione più adeguata.
i Sistemi autopoietici (dal greco 'autos', "da sé" e 'poiesis', "produzione")
sistemi autopoietici sono in continua relazione dinamica con l'ambiente circostante tramite interazioni ricorrenti e perturbazioni di vario tipo reciproche, un procedere "fianco a fianco" che è detto accoppiamento strutturale,
è la natura stessa del sistema, in base alla sua peculiare configurazione dinamica a rete ed alle sue "soglie di sensibilità" a "selezionare" gli input dell'ambiente e ad "assestarsi" internamente di conseguenza, in un modo che l'ambiente non può ne' specificare ne' dirigere.
Questo è la teoria che sta alla base della disciplina dell'ergonomia dei sistemi così come la intendo io.
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