giovedì 1 novembre 2007

...del leggere e dello scrivere...



In genere stiamo molto attenti alle storie che raccontano i narratori, gli scrittori, non sempre stiamo attenti a come le raccontano...

sto cercando di provare a spiare i segreti nell'officina della scrittura, per cercare di capire come si decide di narrare una storia, perchè è lì...in quel punto lì...che si sviluppa il concetto della salvezza legata all'atto dello scrivere...

E' importante il modo di scrivere degli scrittori, perchè non solo in cosa raccontano, ma a volte soprattutto in come lo raccontano c'è scritto il loro modo di tramandare il pezzo di mondo che hanno conosciuto...è una cosa difficile da fare ma molto affascinante...e ci proviamo con un grande del '900, Marcel Proust...autore della raccolta "Alla ricerca del tempo perduto"...

l'episodio che prenderemo in considerazione è di per sè abbastanza banale...è il ricordo della cuoca nella casa della sua infanzia...ma per descriverla, Proust scrive questa cosa qui...

"E come l'imenottero studiato da Fabre, la vespa scarificatrice, che per assicurare ai piccoli dopo la sua morte della carne fresca da mangiare, chiama l'anatomia in aiuto della crudeltà e, catturato qualche ragno o punteruolo, gli trafigge con una sapienza e un'abilità meravigliosa il centro nervoso da cui dipende il movimento delle zampe, ma non le altre funzioni vitali, in modo che l'insetto paralizzato, accanto al quale depone le proprie uova, fornisca alle larve quando si schiuderanno una preda docile ed inoffensiva incapace di fuga o di resistenza ma non ancora frollata, Francoise escogitava, per assecondare la sua pervicace volontà di rendere la casa insostenibile da parte di qualsiasi domestico, degli accorgimenti così sottili e così spietati che parecchi anni dopo scoprimmo, che se quell'estate avevamo mangiato asparagi quasi quotidianamente, era stato perchè il loro odore provocava alla povera sguattera incaricata di pulirli, delle crisi d'asma d'una violenza tale che alla fine fu costretta ad andarsene."
Bum...

questa non è una frase...è un monumento...è una performance...un'acrobazia...insomma...un frasone...

in realtà questa frase ha un'architettura semplice, ma molto sofisticata e precisa...innanzitutto è divisa in due parti:

e come l'insetto che fa questo e quello...così Francoise escogitava ecc ecc.

mentre si cerca di stare dietro a tutta l'enorme quantità di informazioni che ci vengono sparate addosso, Proust ci costruisce un ponte...in realtà ci sta suonando una specie di musica...

come l'insetto...così Francoise...
come l'insetto...così Francoise...

una musica che dà una sensazione precisa di ordine, di dominio, di possesso di quello che si ascolta e Proust moltiplica questo meccanismo anche all'interno della tenaglia grossa...quasi come un'ossessione la musica si ripete...domanda-risposta...fino alla fine...

ma la domanda è: perchè? perchè questa prova di bravura?

Proust scriveva così perchè coltivava un sogno...sognava che mettere in ordine queste parole, costruire e lavorare con la sintassi, fosse un modo per ordinare il mondo, il suo caos, la sua disarmonia...se tutto quello che ci sta attorno...tutto quello che ci accade...si riesce a tenerlo in qualche modo, allora forse ci si salva...

è un lavoro da chirurgo che ricuce le ferite della realtà...questo pensava Proust...

ma qui si parla di una serva...non è una ferita...che bisogno c'era...vero...ma queste sono le "prove generali"...qui Proust ci sta facendo vedere di cosa è capace, perchè quando arriverà il nemico vero, quando ci sarà da raccontare quello che ci spaventa veramente, lui avrà quell'arma lì per farlo, sarà in grado di ricucire la ferita vera...quello era il suo sogno...per la salvezza...

(continua)

5 commenti:

michele ha detto...

Per citare fantozzi, questa frase è

UNA CAGATA PAZZESCA!

1) la punteggiatura è semplicemente errata.
2) il paragone NON è calzante
3) l'eleganza non esiste
4) proust era un intelligentissimo imbecille.

michele ha detto...

Per citare fantozzi, questa frase è

UNA CAGATA PAZZESCA!

1) la punteggiatura è semplicemente errata.
2) il paragone NON è calzante
3) l'eleganza non esiste
4) proust era un intelligentissimo imbecille.

Sandro ha detto...

Baricco?!?

tommaso ha detto...

baricco ha copiato tutto.
tommaso

tommaso ha detto...

ha perfettamente ragione Michele, sono d'accordo con i suoi 4 punti.
E poi,Baricco come ha potuto fare quello che a fatto, in televisione, copiando Daniela Rossi?