
DE GUICHE: Signore, una domanda. Avete letto il Don Chisciotte?
CIRANO: Per intero, e mi ritrovo in lui, bizzarro e venturiero.
DE GUICHE: Vogliate meditare, di quel libro medesimo, sul capitolo dei mulini...
CIRANO: ...il tredicesimo...
DE GUICHE: ...poiché se li si attacca, capita nel cimento...
CIRANO: Io attacco dunque tizi che girano col vento?
DE GUICHE: ...che i grandi bracci, in vortice con impeto ribelle, vi scaglino nel fango...
CIRANO: Oppure tra le stelle...
LE BRET: Infine converrai...
CIRANO: Così son combinato. Spiacere è il mio piacere. Amo essere odiato.
LE BRET: Se tu lasciassi indietro l'anima moschettiera, la fortuna e la gloria...
CIRANO: Orsù che dovrei fare? Cercarmi un protettore? Eleggermi un Signore? e come l'edera che dell'olmo tutore accarezza il gran tronco e ne lecca la scorza...
arrampicarmi...invece di salire con forza?
No...grazie...
Dedicare...com'usa tradizione dei versi a dei ricconi...far l'arte del buffone?
Pur di veder al fin le labbra di un potente, schiudersi ad un sorriso, benigno e promettente?
No...grazie...
Saziarsi di rospi...digerire lo stomaco per forza...dell'andare e venire consumar le ginocchia...misurar le altrui scale e far continui prodigi di agilità dorsale?
No...grazie...
Ahh...accarezzare con mano abile e scaltra la capra...e intanto il cavolo innaffiare con l'altra...ed aver sempre il turibolo sotto dell'altrui mento...per la divina gioia del muto incensamento?
No...grazie...
Progredire di girone in girone...diventare un grand'uomo tra cinquanta persone? e navigar con remi di madrigali e aver per buon vento i sospiri di vecchie fattucchiere?
No...Grazie...
Pubblicare presso un buon editore...pagando i propri versi?
No...grazie dell'onore...
Brigar per farsi eleggere Papa nei concistori...che per entro le bettole tengono i ciurmatori? sudar per farsi un nome su di un piccol sonetto...anzichè scriverne altri...scoprir ingegno eletto? agli incapaci...ai grulli...alle talpe dare ali...lasciarsi sbigottir dal rumor dei giornali...e sospirare e pregare a mani tese...purchè il mio nome appaia su un giornale francese?
No...grazie...
Calcolare? tremar tutta la vita? far piuttosto una visita che una strofa tornita? e scrivere suppliche e farsi qua e là presentare?
Grazie...no...grazie...no...grazie...no...
Ma cantare...sognare e ridere...libero e indipendente...aver l'occhio sicuro e la voce possente.
Mettersi quando piace il feltro di traverso...per un sì per un no battersi o fare un verso.
Lavorar senza cura di gloria o di fortuna...a qual sia più gradito viaggio nella luna...nulla che sia farina d'altrui scrivere e poi... modestamente dirsi "ragazzo mio...tu puoi".
Tenerti pago al frutto...pago al fiore...alla foglia...purchè nel tuo giardino...nel tuo...tu li raccoglia...poi se venga il trionfo per fortuna o per arte...non dover darne a Cesare la più piccola parte.
Aver tutta la palma della meta compita...e disdegnando d'esser l'edera parassita...pur non la quercia essendo o il gran tiglio fronzuto...salir...anche non alto...ma salir...senza aiuto...
E. Rostand 1897 "Cyrano de Bergerac"
meravigliosa...orgogliosa caparbietà...
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