...ho delle evidenti difficoltà a palesarti in modo comprensibile quanto siano mentalmente stimolanti la tua estrema sintesi e il tuo ficcante pragmatismo... qui e ora più che mai... e quindi alla fine mi ritrovo a poterti semplicemente e banalmente solo ringraziare... sono costantemente (comunque) alla ricerca di una modalità esteticamente più consona.
...la negazione plausibile è una strategia utilizzata affinché un'azione decisa da un elemento venga realizzata senza che questa sia riconducibile a lui. Nonostante all'esterno possa apparire palese il legame tra l'elemento mandante e l'azione, il fatto che non si sia colpevoli fino a prova contraria garantisce che, fintanto sarà plausibile negare i legami con l'azione, l'elemento rimarrà scagionato... normalmente viene utilizzata per azioni che porterebbero discredito all'elemento mandante...
Abbasso e alè abbasso e alè abbasso e alè con le canzoni senza fatti e soluzioni la castità la verginità la sposa in bianco il maschio forte i ministri puliti i buffoni di corte ladri di polli super pensioni ladri di stato e stupratori il grasso ventre dei commendatori diete politicizzate evasori legalizzati auto blu sangue blu cieli blu amore blu rock and blues NUNTEREGGAEPIU' Eya alalà pci psi dc dc pci psi pli pri dc dc dc dc Cazzaniga avvocato Agnelli Umberto Agnelli Susanna Agnelli Monti Pirelli dribbla Causio che passa a Tardelli Musella Antognoni Zaccarelli Gianni Brera Bearzot Monzon Panatta Rivera D'Ambrosio Lauda Thoeni Maurizio Costanzo Mike Bongiorno Villaggio Raffa Guccini onorevole eccellenza cavaliere senatore nobildonna eminenza monsignore vossia cherie mon amour NUNTEREGGAEPIU' Immunità parlamentare abbasso e alè il numero 5 sta in panchina s'è alzato male stamattina mi sia consentito dire il nostro è un partito serio disponibile al confronto nella misura in cui alternativo aliena ogni compromesso ahi lo stress Freud e il sess è tutto un cess ci sarà la ress se quest'estate andremo al mare solo i soldi e tanto amore e vivremo nel terrore che ci rubino l'argenteria è più prosa che poesia dove sei tu? non m'ami piu'? dove sei tu? io voglio tu soltanto tu dove sei tu? NUNTEREGGAEPIU' Ue paisà il bricolage il quindicidiciotto il prosciutto cotto il quarantotto il sessantotto il pitrentotto sulla spiaggia di capocotta Cartier Cardin Gucci portobello e illusioni lotteria a trecento milioni mentre il popolo si gratta a dama c'è chi fa la patta a settemezzo c'ho la matta mentre vedo tanta gente che non c'ha l'acqua corrente e non c'ha niente ma chi me sente... ma chi me sente e allora amore mio ti amo che bella sei vali per sei ci giurerei ma è meglio lei che bella sei che bella lei vale per sei ci giurerei sei meglio tu che bella sei NUNTEREGGAEPIU'
« Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né dietro la natura, ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto "divino", ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso; non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita. » (Friedrich Nietzsche, L'Anticristo, cap.XLVII)
"...molti molti anni fa, un tale mi disse che negare i propri sogni equivale a vendere la propria anima...ero giovane allora e non sapevo che quelle parole avrebbero trovato un loro particolare posto dentro di me e che sarebbero rimaste mie per sempre...però ricordo di aver battuto le palpebre e di aver scosso il capo annuendo come se quegli stessi movimenti mi spingessero ancor più dentro la verità...ero pieno di sogni...sogni...sogni...sogni e ancora sogno e la balena è un sogno...quand'ero bambino e vivevo lontano dal mare, giocare con le navi era la mia passione, bastava un pezzetto di legno nell'acqua non avevo bisogno di vele o vapore solo della fantasia e le mie navi navigavano in acque calme come l'olio o sbattute dalle più terribili tempeste...dighe e moli erano i posti dove giocavo e passavo ore interminabili sulla riva o su una banchina a guardare battelli di ogni tipo o bandiera entrare e uscire dal porto, gettare l'ancora o fermarsi al largo con gli uomini che venivano a terra a bordo di piccole lancie...me ne stavo a guardare la marea che cambiava lentamente la posizione delle navi che davano stratti alle catene...guardavo e sognavo e la sera poi sdraiato a letto mi lasciavo trascinare dalla fantasia da ogni parte e così partivo per luoghi che avevo visto solo in fotografia, col nostro rimorchiatore che affrontava i marosi di Capo Hattanas o navigava tra le isole Kay...nomi che suonavano lontanissimi e romantici...un giorno finalmente saltai a bordo di un rimorchiatore e attraversai il porto nei due sensi...stavo vivendo un sogno e un vecchio marinaio di coperta mi guardava sorridendo e mi parlò del tempo passato per mare e di tutti i paesi che aveva visitato e di tutti gli oceani che aveva solcato, mi parlò anche di quando era imbarcato su di una baleniera e dell'aspetto che avevano le balene che navigavano il mare e degli improvvisi spruzzi quando balzavano fuori dall'acqua e dello schianto delle enormi code quando frustavano la superficie del mare...e imitò persino la voce della balena...il capitano mi lasciò restare nella timoniera e perfino mi permise di prendere il timone per un attimo, ma quelle poche ore le passai quasi tutte con il vecchio marinaio di coperta ad ascoltare storie...storie di balene...per giorni e notti rivissi poi quel giorno sognando sempre di insegnare a danzare alle balene... Non ancora ventenne presi finalmente il mare...tutta una vita passata a sognare del mare si spense ed iniziò un'altra vita in cui il sogno veniva in realtà vissuto...non mi imbarcai mai su una baleniera, però ho visto molte volte le balene affiorare alla superficie causando appena qualche increspatura e apparivano così dolci e forti e indomabili e appoggiato al parapetto a guardarle col pensiero io gli insegnavo a danzare e loro gridavano la loro gioia guizzando intanto e volteggiando nell'acqua agitando la gran coda a tempo gioiosamente con la musica...e quando giungeva il momento cantavano l'ultima nota e salutavano agitando la coda e inevitabilmente proseguivano per la loro strada e io per la mia sempre appoggiato al parapetto fissando lo spegnersi delle increspature e sentendo che una parte di loro era ancora con me e una parte di me era ancora con loro...più o meno insomma divennero parte del mio sogno...una parte stranamente importante quanto me stesso...ma bisognava essere in due a fare quel sogno e ancora bisogna... Benchè sia sbarcato da diversi anni ormai, ancora oggi sogno, siamo tutti ex marinai qui e parliamo dei tanti porti che abbiamo visitato, delle infinite genti, degli innumerevoli paesi che abbiamo visto, molti dei quali hanno cambiato nome decine di volte...però cerco di stare quanto più possibile da solo a guardare il porto...un porto che un tempo era stipato di barche di ogni tipo e che ora è solo attraversato di tanto in tanto da qualche nave...come tutto è cambiato...il mio sogno invece è immutato, lo continuo...chiudo gli occhi e sento la musica e loro vengono tutte intorno a me e ballano e cantano...com'è bello vedere il mare scorrere giù dai loro dorsi che brillano e luccicano e anche se sono di proporzioni mostruose provocano appena qualche increspatura quando navigano i mari infiniti...e io le chiamo con le mani alla bocca e le saluto con un forte e felice SALVE AMICHE!!...e loro agitano la coda e balliamo e ridiamo e questa cosa chiamata morte non esiste più...io so che finchè il mio cuore e quella leviatanica parte di me senza età nè tempo sono riempiti dal mio sogno, dalla mia visione delle amiche danzanti...so che c'è solo vita...una vita immensa e forte e bella e dolcissima e gioiosissima come le mie amiche e dove vanno loro vado io...siamo dunque inseparabili e la mia vita è la loro e la loro è la mia e facciamo tutti parte dello stesso sogno..."
H. Selby Jr. "Il canto della neve silenziosa"
...gli influssi sono forze...occasioni...personalità...irresistibili come maree...sono qualcosa di intravisto con la coda dell'occhio...di sfuggita...che viene inevitabilmente dotato di vita e di conseguenze...gli influssi erano e sono inesorabili...