Ci sono autori che hanno la capacità di fissare per sempre ciò che li attornia attraverso lo specchio formidabile dell'ironia...sottile...fintamente lieve...scoperchiante...come un'istantanea...
...uno di questi era Dickens...
"Il grande specchio sopra la credenza riflette la tavola e i commensali. Riflette il nuovo stemma dei Veneering, in oro e argento lavorati a freddo e a caldo, un cammello riprodotto in tutti i modi possibili. Il Collegio Araldico, infatti, ha scoperto un'antenato di Veneering crociato, il quale portava sullo scudo un cammello (o lo avrebbe portato, se ci avesse pensato), e quindi un'intera carovana di cammelli reca sulla groppa frutti, fiori, candele, mentre altri si inginocchiano per ricevere carichi di sale. Lo specchio riflette il Signor Veneering, quarant'anni, bruno, capelli ondulati, tendenza alla pinguedine, espressione furba, misteriosa, un pò velata: una specie di profeta, abbastanza di bell'aspetto, che tiene per sè le proprie profezie. Riflette la signora Veneering, bionda, naso aquilino e dita adunche, capelli meno biondi di quanto potrebbero essere, gioielli e abiti fastosi, entusiasta, benevola, sa benissimo che un angolo del velo del marito copre anche lei. Riflette Podsnap, mentre si nutre abbondantemente, testa calva ornata ai lati da due alette irte e scolorite, simili più a spazzole che a capelli, panorama di foruncoli rossi sparsi sulla fronte, e dietro la nuca una grossa porzione di colletto di camicia sgualcito. Riflette la signora Podsnap; magnifico soggetto per il professor Owen, studioso di animali estinti, molte ossa, collo e narici da cavallo a dondolo, tratti duri, acconciatura maestosa sulla quale il marito ha appeso offerte auree. Riflette Twemlow, grigio, secco, beneducato, sensibile alle correnti d'aria, colletto e cravatta alla Giorgio IV, guance infossate, come se anni fa avesse fatto un grande sforzo per ritirarsi in se stesso e si fosse fermato a quel punto e non fosse mai più andato avanti. Riflette una signorina matura, boccoli corvini, colorito abbastanza roseo, quando è bene incipriato - come ora - che fa notevoli progressi nell'arte di accattivarsi un giovanotto maturo, dotato di troppo naso sul volto, di troppo rosso sulle basette, di troppo torace dentro al panciotto, di troppo luccichio nei bottoni della camicia e della giacca, nella conversazione, negli occhi e nei denti. Riflette la deliziosa vecchia Lady Tippins, alla destra di Veneering: faccione oblungo, ottuso e scialbo, come rispecchiato in un cucchiaio; in cima alla testa un lungo viale fiorito che pare un utile mezzo per avvicinarsi alla ciocca di capelli finti sulla nuca; contenta di proteggere la signora Veneering di fronte a lei, la quale è contenta di essere protetta. Riflette un certo Mortimer, un altro vecchissimo amico di Veneering; non ha mai messo piede in quella casa prima d'ora e pare abbia poca voglia di riprovarci; siede sconsolato a sinistra della signora Veneering; è stata Lady Tippins (un'amica d'infanzia) a trascinarlo da quella gente perchè faccia conversazione, ma lui non vuole conversare. Riflette Eugene, amico di Mortimer, sepolto vivo dentro lo schienale della sua sedia, dietro un spalla della matura donzella, il quale ricorre con aria cupa alla coppa di champagne ogni volta che il Dottore in Chimica offre di riempirgliela. E finalmente lo specchio riflette Boots e Brewer e altri due Cuscinetti imbottiti, inseriti fra gli altri commensali per scongiurare eventuali incidenti. I pranzi in casa Veneering sono eccellenti e tutto si svolge alla perfezione."
C. Dickens, Il nostro comune amico
...microscopio impietoso... congelati per sempre...eh eh...
domenica 7 ottobre 2007
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