
Il capitano red era stato colpito, la sua navicella vibrava terribilmente stava precipitando
la velocità a cui era giunto era tale da sospingerlo verso la zona infuocata...una zona assolutamente inesplorata
"oh cielo... la zona infuocata. Computer fai un'analisi della zona."
sul computer dapprima apparvero una serie di dati atmosferici e dimensionali assolutamente incomprensibili...poi all'improvviso...il tutto si compose in una mappa...seppuralquanto scarna...
"maledetto rottame, non si capisce niente. Non importa, sono il pilota più abile del corso, tenterò un'atterragio nella palude viscosa, là al centro della valle di lacrime"
l'anima incontaminata del computer robot alle parole del capitano produsse il suo sforzo più intenso e sullo schermo apparve una visione tridimensionale dettagliatissima della palude...ora l'atterraggio sarebbe risultato meno rischioso...
All'improvviso la sirena dell'allarme suonò a tutto volume. "ATTENZIONE - Impatto imminente con un fortugh uncinato..."
...la reazione doveva essere fulminea...solo il dispiegamento contemporaneo di tutti gli scudi aurali di cui la navicella era dotata avrebbe potuto sopportare una tale onda d'urto...
"Come cazzo si accendono gli scudi aurali??" -il nostro eroe in realtà non era il primo del corso- "Ecco ho trovato, li aziono"
ma...anche in mondo come questo...dove la tecnologia era il miglior prodigio della civiltà...l'impossibile imprevisto era in attesa...gli scudi non si azionarono...l'impatto fu inevitabile...la navicella fu esplosa in una folle carambola elicoidale...
Appena prima di scoppiare con la nave il capitano red si lanciò col paracadute. In balia del vento andò ad incagliarsi tra gli alberi incazzosi. Subito si rivolsero a lui con un tono altezzoso e incazzato:
"...chi...o meglio...guardandoti...cosa sei tu che osi insozzare le nostre nobili estremità con la tua mollezza e con questa tua tela immonda?"
"tu razza di uno spiantato, come osi sputare sangue sulle nostre foglie?" Il grande albero, capo tra gli alberi, si diresse verso ciò che restava del capitano red.
"...che razza di stravagante creatura...nulla del genere si era mai vista nella palude viscosa...quattro estremità...dalle quali se ne dipartono cinque ulteriori...speculari...dotate apparentemente di autonomia di movimento...curioso...parla creatura...dammi una ragione della tua presenza qui..."
"Mmmm Mmmmm" il capitano si era fracassato tutti i denti non riusciva a parlare, decise di ricorrere ai gesti, gli alberi incazzosi erano fini conoscitori del linguaggio dei gesti, e lui al corso era il più bravo. Fece il gesto del dito mozzo
...il linguaggio dei gesti usato nella valle di lacrime aveva evidentemente qualche discrepanza con quello terrestre...agli arborei risultò assolutamente sconosciuto...decisero di analizzare quindi altre possibiltà di interazione...si scrollarono di dosso il corpo del capitano e lo abbandonarono a terra per riunirsi e decidere il da farsi...una creatura sconosciuta poteva portare agenti patogeni per loro fatali...
"occorre lavarlo con le foglie del pintireddus, e poi pensare di andare a dormire...
...la ricopertura del corpo della creatura con l'estratto di pintireddus avrebbe momentaneamente bloccato la diffusione dei possibili virus e avrebbe concesso agli arborei un certo lasso di tempo per decidere come eliminare l'essere senza diffondere un'epidemia...
dopo lunghe ore di consiglio si decisero per il lancio con la catapulta. Chiamarono a rapporto il giovane mool, famoso per la rigidità. Lo piegarono e posero il capitano nell'apposita cesta. Al suono del cembalo il capitano fu scagliato nuovamente in cielo, alla super velocità del campo di cirpi (scienziato), lontano, lontano
il corpo del capitano red congelato nelle profondità siderali...divenne materiale orbitante nel cielo di Nemesis...una stella morente che stava trasformandosi in buco nero...quanto tempo rimaneva al nostro eroe?
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