
"Sangue di pesce" 1898 G. Klimt
...ossessione...assillo...fissazione...qualunque sia il termine volutamente usato...dura da anni...sono sfilacciati anche i margini della sua manifestazione...evoluzione dall'ammirazione...ma il motivo scatenante deve avere qualcosa a che fare con l'incredibile dicotomia della china...penna...pennello...cannuccia o rapido...qualunque strumento preposto all'utilizzo del nero fumo è appendice della mano e dell'avambraccio in un movimento per nulla spontaneo di costruzione di linee e punti subordinati alla pressione...costante ed incostante...alla quantità d'inchiostro...alla previsione necessaria della sua fine...un insieme di gesti assolutamente calibrati e misurati e frutto di un incessante esercizio...utilizzati per realizzare il perfetto contrario...ondine...nudi sessuati nell'abbandono del movimento...corpi trasportati...volutamente e consapevolmente...
ed eccoci qui...alla fluidificazione della forma nello spazio che è insieme nostalgia...conoscenza...girotondo di impulsi erotici...scambio...voluttà...uno e tutto...
alla fine...esemplificazione...forse più semplicemente...dello scontro pervicace tra attaccamento all'obiettività del reale e distacco da essa...
...abbandonati...
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