
...assoluta corrispondenza...
"...c'era un avvoltoio che menava colpi di becco contro i miei piedi...aveva già lacerato stivali e calze e ora già beccava i piedi...continuava a menar colpi, poi volò più volte irrequieto attorno a me e riprese il lavoro...passò un tale che stette a guardare e dopo un poco domandò perchè tolleravo quell'avvoltoio...sono inerme...risposi...è venuto e ha cominciato a beccare, naturalmente volevo cacciarlo via, tentai persino di strozzarlo, ma un animale così ha molta forza e poichè stava già per saltarmi in viso ho preferito sacrificare i piedi...ora sono quasi straziati...come si fa a lasciarsi torturare così? disse quello...uno sparo e l'avvoltoio è spacciato...davvero? esclamai...e ci vuole pensare lei?...Volentieri...rispose...devo soltanto andare a casa a prendere lo schioppo, può aspettare ancora mezzora?...non lo so, dissi...e stetti come irrigidito dal dolore...poi aggiunsi, per favore tenti in ogni caso...sta bene disse lui...cercherò di far presto...durante questo colloquio l'avvoltoio aveva ascoltato tranquillo guardando ora me, ora lui...ora vidi che aveva capito tutto...si sollevò...piegò la testa all'indietro per prendere slancio e come un lanciere affondò il becco attraverso la mia bocca...dentro di me...cadendo all'indietro sentii, liberato, che nel mio sangue straripante, di cui erano piene tutte le cavità...l'avvoltoio affogava irrimediabilmente..."
F. Kafka
...qual'è realmente la problematica? la nostra percezione della realtà? le nostre azioni? la nostra impotenza? la nostra ansietà? a volte importa o interessa solamente il riconoscimento di un'uguale sensazione...
Nessun commento:
Posta un commento