venerdì 29 febbraio 2008

Stati d'animo 2



"...via disse a se stesso...cominciamo...scrisse: coraggio Emma...coraggio...io non voglio provocare la rovina della vostra esistenza...a parte tutto questo è vero, pensò Rodolfo, in fondo agisco nel suo interesse, sono onesto...avete ben ponderato la vostra decisione? avete un'idea dell'abisso in cui vi avrei trascinata mio povero angelo...no vero?...andavate avanti fiduciosa e folle credendo alla felicità...all'avvenire...disgraziati che non siamo altro...Rodolfo fece una pausa a questo punto per trovare una buona scusante, se le dicessi che non ho più un soldo...mmm...no, del resto questo non sarebbe un vero impedimento, prima o poi saremo punto e a capo, riflettè ancora poi aggiunse...non vi dimenticherò mai siatene certa...avrò continuamente per voi una profonda devozione...dimenticatemi Emma...perchè mai ci siamo incontrati? perchè eravate tanto bella? è colpa mia? o mio Dio no...no...è solo la fatalità che dovrete accusare...ecco qui una parola che fa sempre il suo bell'effetto pensò...la gente è crudele cara Emma, dovunque fossimo fuggiti saremo stati perseguitati, avreste dovuto subire le domande indiscrete, la calunnia, il disprezzo e forse persino l'oltraggio...l'esilio sarà la mia punizione per tutto il male che vi ho fatto...parto...dove? non so nulla...sto impazzendo...addio...siate sempre buona, conservate il ricordo dell'infelice che vi ha perduta e insegnate il mio nome alla vostra bambina che lo ripeta nelle sue preghiere...la fiammella della candela tremolava, Rodolfo si alzò per andare a chiudere la finestra, quando fu di nuovo seduto, mi sembra che basti...no ancora una cosetta, tanto per evitare che torni alla carica...sarò ormai lontano quando leggerete queste righe tristi...ho voluto fuggire il prima possibile per non cedere alla tentazione di rivedervi, niente debolezze...ritornerò un giorno e forse più avanti parleremo insieme con distacco del nostro antico amore...addio...e aggiunse anche un ultimo addio diviso in due parole...a dio...cosa che gli sembrava di ottimo gusto...come mi conviene firmare ora si chiese...vostro devotissimo? no per carità...il vostro amico...si questo va benissimo...il vostro amico..."

G. Flaubert "Madame Bovary"

...che guizzo...la levità della meschinità...la perenne ricerca della "parola giusta" per significare il tutto...

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