
dove eravamo rimasti...
Bes...il dio nano...
Bes...dio nano e deforme è l'unico ad essere rappresentato sempre frontalmente mentre mostra la lingua...protegge la casa dagli spiriti maligni ed è il dio della musica e dei musicisti...per le sue doti protettive, veniva spesso raffigurato sulle suppellettili all'interno delle abitazioni e nei mammisi, dato che veniva venerato anche come tutore delle gestanti e della quiete familiare...era una divinità minore del pantheon egiziano, ma fu oggetto di grande devozione popolare, soprattutto in epoca Tardo Ellenistica (seconda metà del I millennio a.c.), quando amuleti con la sua effigie vennero diffusi in tutti il Mediterraneo.
Solitamente, come già accennato, è raffigurato in veduta frontale come un nano nudo e tarchiato, dal volto barbuto simile a una maschera, circondato da una criniera come quella di un leone...sul capo porta una corona di piume di struzzo, mentre dalla bocca pende una lunga lingua.
Il busto poggia sulle gambe piegate con le ginocchia in fuori, tra le quali spunta una coda leonina o un fallo...la concezione e la pratica della sessualità erano un elemento essenziale sia per la vita terrena che per quella ultraterrena degli egizi, la rigenerazione e la rinascita, elementi base della visione religiosa, si verificano solo grazie al mantenimento del vigore sessuale tanto che nei racconti mitologici vi è una costante allusione all'impulso sessuale vivificatore...da qui l'importanza della raffigurazione di Bes con un membro di proporzioni accentuate...Bes era anche un dio combattente, armato di coltelli con i quali uccideva i serpenti, mortali nemici del dio solare.
Il dio nano è attestato altresì come divinità protettrice degli orafi...l'utilizzo di nani come orefici trovò larga diffusione, per la possibilità, offerta loro dalle minute caratteristiche fisiche, di adoperare nelle varie epoche, con straordinaria abilità, strumenti atti alla modellazione, al cesello, all'intaglio, al bulino, allo sbalzo e alle smaltature...
Questo si riallaccia anche all'usanza molto frequente nell'antico Egitto, di portare sul corpo piccoli oggetti con funzione magica e protettiva...si riteneva infatti che tali oggetti procurassero benessere e salute al loro proprietario o ne assorbissero il male...il potere magico degli amuleti poteva derivare sia dal materiale sia dalla forma o dal colore...molto spesso erano figure ibride con corpi di nano, ginocchia piegate verso l'esterno e ali spiegate dietro la schiena...la testa è di animale o umana con caratteri bestiali come la maschera leonina del nano Bes...
nano....dio nano....forse è il caso di spendere due parole sul nanismo...
Il nanismo ha sempre destato, nell'immaginario collettivo, una curiosità spesso generata dal "lusus naturae", visto come elemento di disarmonia della creazione.
Già in età Paleolitica, è attestata nella Valle del Danubio austriaco, la testimonianza di un reperto riconducibile alla divinità femminile della fecondità, in cui appaiono ben accentuati i caratteri del nanismo.
Nella civiltà egizia l'interesse per il dato naturalistico emerge spiccatamente nelle raffigurazioni di nani rinvenuti all'interno delle tombe...i nani venivano utilizzati in varie attività, artigianali o anche di indubbio prestigio sociale...loro protettore è ovviamente Bes, dio mostruoso rappresentato nelle fattezze di un nano scimmiesco dai tratti marcatamente apotropaici, protettore della casa e della famiglia...considerati anche come manifestazione del dio Ra e di Horus, per i loro caratteri giovanili riferibili al culto solare, i nani in Egitto non furono mai ritenuti creature mostruose ma, al contrario, legati ad una visione positiva della vita e della religione, da qui anche la loro diffusione tra le divinità popolari.
In Grecia i nani, per le loro caratteristiche acondroplastiche, furono inseriti nei culti dionisiaci; il loro aspetto veniva considerato di buon auspicio nei confronti delle divinità ostili...ma c'era anche un profondo disagio culturale nei confronti di questa patologia, probabilmente riferibile alla tendenza, propria del mondo ellenico, ad attribuire grande importanza alla perfezione fisica.
Nell'età regia e repubblicana a Roma le malformazioni fisiche venivano considerate come delle mostruosità ed eliminate drasticamente...durante l'età imperiale invece, poter esibire nani come accompagnatori o consiglieri divenne motivo di compiacimento.
Nel periodo tardo antico si assiste ad un radicale mutamento degli atteggiamenti sociali nei confronti dei nani: la diffusione del Cristianesimo infatti, modifica profondamente in senso religioso, il rapporto con la diversità...la consapevolezza che il diverso è altra manifestazione del concetto del divino che sfugge alla comprensione epistemica...così l'anomalos si identifica con l'anomos, il senza legge, e per estensione con l'individuo privo di valore sociale...nel patologico medievale, è insita la sofferenza intesa come espiazione di una colpa...infatti sebbene la morale cristiana imponesse per un verso l'assistenza e la carità nei confronti dei più deboli, al tempo stesso considerava la malattia come una forma di punizione dei peccati....
...che assoluto ribaltamento ideologico....
alla prossima puntata...