venerdì 29 febbraio 2008

Stati d'animo 2



"...via disse a se stesso...cominciamo...scrisse: coraggio Emma...coraggio...io non voglio provocare la rovina della vostra esistenza...a parte tutto questo è vero, pensò Rodolfo, in fondo agisco nel suo interesse, sono onesto...avete ben ponderato la vostra decisione? avete un'idea dell'abisso in cui vi avrei trascinata mio povero angelo...no vero?...andavate avanti fiduciosa e folle credendo alla felicità...all'avvenire...disgraziati che non siamo altro...Rodolfo fece una pausa a questo punto per trovare una buona scusante, se le dicessi che non ho più un soldo...mmm...no, del resto questo non sarebbe un vero impedimento, prima o poi saremo punto e a capo, riflettè ancora poi aggiunse...non vi dimenticherò mai siatene certa...avrò continuamente per voi una profonda devozione...dimenticatemi Emma...perchè mai ci siamo incontrati? perchè eravate tanto bella? è colpa mia? o mio Dio no...no...è solo la fatalità che dovrete accusare...ecco qui una parola che fa sempre il suo bell'effetto pensò...la gente è crudele cara Emma, dovunque fossimo fuggiti saremo stati perseguitati, avreste dovuto subire le domande indiscrete, la calunnia, il disprezzo e forse persino l'oltraggio...l'esilio sarà la mia punizione per tutto il male che vi ho fatto...parto...dove? non so nulla...sto impazzendo...addio...siate sempre buona, conservate il ricordo dell'infelice che vi ha perduta e insegnate il mio nome alla vostra bambina che lo ripeta nelle sue preghiere...la fiammella della candela tremolava, Rodolfo si alzò per andare a chiudere la finestra, quando fu di nuovo seduto, mi sembra che basti...no ancora una cosetta, tanto per evitare che torni alla carica...sarò ormai lontano quando leggerete queste righe tristi...ho voluto fuggire il prima possibile per non cedere alla tentazione di rivedervi, niente debolezze...ritornerò un giorno e forse più avanti parleremo insieme con distacco del nostro antico amore...addio...e aggiunse anche un ultimo addio diviso in due parole...a dio...cosa che gli sembrava di ottimo gusto...come mi conviene firmare ora si chiese...vostro devotissimo? no per carità...il vostro amico...si questo va benissimo...il vostro amico..."

G. Flaubert "Madame Bovary"

...che guizzo...la levità della meschinità...la perenne ricerca della "parola giusta" per significare il tutto...

Stati d'animo 1



...assoluta corrispondenza...

"...c'era un avvoltoio che menava colpi di becco contro i miei piedi...aveva già lacerato stivali e calze e ora già beccava i piedi...continuava a menar colpi, poi volò più volte irrequieto attorno a me e riprese il lavoro...passò un tale che stette a guardare e dopo un poco domandò perchè tolleravo quell'avvoltoio...sono inerme...risposi...è venuto e ha cominciato a beccare, naturalmente volevo cacciarlo via, tentai persino di strozzarlo, ma un animale così ha molta forza e poichè stava già per saltarmi in viso ho preferito sacrificare i piedi...ora sono quasi straziati...come si fa a lasciarsi torturare così? disse quello...uno sparo e l'avvoltoio è spacciato...davvero? esclamai...e ci vuole pensare lei?...Volentieri...rispose...devo soltanto andare a casa a prendere lo schioppo, può aspettare ancora mezzora?...non lo so, dissi...e stetti come irrigidito dal dolore...poi aggiunsi, per favore tenti in ogni caso...sta bene disse lui...cercherò di far presto...durante questo colloquio l'avvoltoio aveva ascoltato tranquillo guardando ora me, ora lui...ora vidi che aveva capito tutto...si sollevò...piegò la testa all'indietro per prendere slancio e come un lanciere affondò il becco attraverso la mia bocca...dentro di me...cadendo all'indietro sentii, liberato, che nel mio sangue straripante, di cui erano piene tutte le cavità...l'avvoltoio affogava irrimediabilmente..."

F. Kafka

...qual'è realmente la problematica? la nostra percezione della realtà? le nostre azioni? la nostra impotenza? la nostra ansietà? a volte importa o interessa solamente il riconoscimento di un'uguale sensazione...

mercoledì 27 febbraio 2008

Blues

Fondamentale
(inglese)
Fondamentale
(italiano)
Composizione
della triade
CDoDo Mi Sol
C#Do#Do# Mi# Sol#
DbRebReb Fa Lab
DReRe Fa# La
D#Re#Re# Fa## La#
EbMibMib Sol Sib
EMiMi Sol# Si
FFaFa La Do
F#Fa#Fa# La# Do#
GbSolbSolb Sib Reb
GSolSol Si Re
G#Sol#Sol# Si# Re#
AbLabLab Do Mib
ALaLa Do# Mi
A#La#La# Do## Mi#
BbSibSib Re Fa
BSiSi Re# Fa#

Il blues è una forma musicale vocale e strumentale la cui forma originale é caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette blue note...

martedì 26 febbraio 2008

un problema di geometria



...condizione primaria per varcare la soglia è la sospensione dell'incredulità...

"...una vicenda quotidiana: il doverla sopportare...una confusione quotidiana...A deve concludere con B, che abita ad H, un affare importante. Si reca ad H per un accordo preliminare, percorre la strada di andata e ritorno in dieci minuti ogni volta e a casa si vanta di quella celerità eccezionale. Il giorno seguente ritorna ad H, stavolta per concludere definitivamente l'affare. Poichè la cosa richiederà probabilmente parecchie ore, A si mette in istrada il mattino molto presto. Ma sebbene tutte le circostanze...almeno a giudizio di A...siano esattamente identiche a quelle del giorno prima, stavolta per giungere ad H egli impiega dieci ore. Quando ci arriva, a tarda sera, sfinito, gli vien detto che B, seccato per l'assenza di A, mezz'ora prima è partito per andare a trovare A al suo paese e che avrebbero dovuto senz'altro essersi incontrati per strada. Si consiglia ad A di aspettare. Ma A, in ambascia per via del suo affare, si mette subito in viaggio e si affretta verso casa.
Stavolta, senza quasi nemmeno badarci, percorre il tragitto addirittura in un attimo...a casa sua egli apprende che B era già venuto prestissimo al mattino...subito dopo che A era uscito...che anzi egli aveva incontrato A sul portone e gli aveva ricordato l'affare, ma che A aveva affermato che in quel momento non aveva tempo, che doveva andar via molto in fretta.
Gli dicono che, nonostante quell'inesplicabile comportamento di A, B se n'era rimasto ugualmente lì ad aspettarlo, e che pur avendo domandato parecchie volte se A non fosse ancora tornato, si trovava comunque ancora su in camera di A. Felice di poter ancora parlare con B e di potergli spiegare tutto quanto, A fa le scale di corsa...è già quasi di sopra, quand'ecco inciampa, si stira un tendine e, quasi svenuto per il dolore, senza più neppure la forza di gridare ma solo piagnucolando al buio, egli sente che B ( non è ben chiaro se a grande distanza oppure vicinissimo a lui)scende furibondo le scale a grandi passi rimbombanti e scompare definitivamente..."

F. Kafka, "Un eroismo quotidiano"

...incubo senza senso o assurda normalità della realtà giornaliera?
...oppure molto più semplicemente un'ironia gelida orchestra imprevisti...caso...equivoci in un presente/assente fuori dal tempo ma nient'affatto eccezionale...
...tutto trasuda impotenza...ma possibile che il senso di una colpa sconosciuta divenga consapevolezza di una condanna non logicamente evitabile?

...problema per casa...

giovedì 21 febbraio 2008

...bussano alla porta...



...nevrosi consapevole...
...guarigione come persuasione...

...la salute non analizza se stessa...e neppure si guarda...

"Adesso che sono qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perchè è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito e da proposito a sigaretta...
Una volta, allorchè da studente cambiai di alloggio, dovetti far tappezzare a mie spese le pareti della stanza perchè le avevo coperte di date. Probabilmente lasciai quella stanza proprio perchè essa era divenuta il cimitero dei miei buoni propositi...
Le date sulle pareti della mia stanza erano impresse coi colori più varii ed anche ad olio. Il proponimento, rifatto con la fede più ingenua, trovava adeguata espressione nella forza del colore che doveva far impallidire quello dedicato al proponimento anteriore. Certe date erano da me preferite per la concordanza delle cifre. Del secolo passato ricordo un data che mi parve dovesse sigillare per sempre la bara in cui volevo mettere il mio vizio...nono giorno del nono mese del 1899...significativa nevvero? Il secolo nuovo m'apportò delle date ben altrimenti musicali...primo giorno del primo mese del 1901...ancora mi pare che se quella data potesse ripetersi io saprei iniziare una nuova vita...ricordo anche, perchè mi parve contenesse un imperativo supremamente categorico, la seguente...terzo giorno del sesto mese del 1912 ore 24...suona come se ogni cifra raddoppiasse la posta.
Per diminuire l'apparenza balorda tentai di dare un contenuto filosofico alla malattia...si dice con un bellissimo atteggiamento: mai più!! Ma dove va l'atteggiamento se si mantiene la promessa? L'atteggiamento non è possibile di averlo che quando si deve rinnovare il proposito. Eppoi il tempo per me, non è quella cosa impensabile che non s'arresta mai...da me, solo da me, ritorna..."

I. Svevo "La coscienza di Zeno"

l'ultima trasmissione...

...assoluto...sublime...a tratti inquieto o inquietante...
...desiderio del desiderio...vagheggiamento...tensione...





...in ascolto...

martedì 19 febbraio 2008

...a sinistra...di sfuggita...



...sprofondati fino al collo giù verso il baratro, senza sapere per quale sorte finiremo in braccio alla morte...
...basta così, ti è mai capitato così all'improvviso e senza una ragione al mondo di non avere la più pallida idea di come si compitano le parole guizzo o causa, e se le scrivi ti sembra di non aver mai visto quelle lettere messe in quell'ordine...
...mi ricordo di quando non c'erano domande...
...ci sono sempre state domande...
...risposte sì, c'erano risposte a tutto...
...hai dimenticato...
...io non ho dimenticato, non ho dimenticato che ricordavo il mio nome e anche il tuo, c'erano risposte a tutto bastava guardare, non c'erano tante domande...
...sì il brutto è che ogni domanda è plausibile senza essere istintiva...
...istintiva?
...per tutta la vita si vive così vicino alla verità che essa diventa un'ombra permanente all'angolo dell'occhio e quando un niente te la sbatte in faccia è come essere assaliti a tradimento da un essere bizzarro...

tratto da "Rosencrantz e Guildenstern sono morti"

...ore 3.00...il mio rito apotropaico diventa l'ossessiva ripetizione del già visto...

Doupe



Il capitano red era stato colpito, la sua navicella vibrava terribilmente stava precipitando
la velocità a cui era giunto era tale da sospingerlo verso la zona infuocata...una zona assolutamente inesplorata
"oh cielo... la zona infuocata. Computer fai un'analisi della zona."
sul computer dapprima apparvero una serie di dati atmosferici e dimensionali assolutamente incomprensibili...poi all'improvviso...il tutto si compose in una mappa...seppuralquanto scarna...
"maledetto rottame, non si capisce niente. Non importa, sono il pilota più abile del corso, tenterò un'atterragio nella palude viscosa, là al centro della valle di lacrime"
l'anima incontaminata del computer robot alle parole del capitano produsse il suo sforzo più intenso e sullo schermo apparve una visione tridimensionale dettagliatissima della palude...ora l'atterraggio sarebbe risultato meno rischioso...
All'improvviso la sirena dell'allarme suonò a tutto volume. "ATTENZIONE - Impatto imminente con un fortugh uncinato..."
...la reazione doveva essere fulminea...solo il dispiegamento contemporaneo di tutti gli scudi aurali di cui la navicella era dotata avrebbe potuto sopportare una tale onda d'urto...
"Come cazzo si accendono gli scudi aurali??" -il nostro eroe in realtà non era il primo del corso- "Ecco ho trovato, li aziono"
ma...anche in mondo come questo...dove la tecnologia era il miglior prodigio della civiltà...l'impossibile imprevisto era in attesa...gli scudi non si azionarono...l'impatto fu inevitabile...la navicella fu esplosa in una folle carambola elicoidale...
Appena prima di scoppiare con la nave il capitano red si lanciò col paracadute. In balia del vento andò ad incagliarsi tra gli alberi incazzosi. Subito si rivolsero a lui con un tono altezzoso e incazzato:
"...chi...o meglio...guardandoti...cosa sei tu che osi insozzare le nostre nobili estremità con la tua mollezza e con questa tua tela immonda?"
"tu razza di uno spiantato, come osi sputare sangue sulle nostre foglie?" Il grande albero, capo tra gli alberi, si diresse verso ciò che restava del capitano red.
"...che razza di stravagante creatura...nulla del genere si era mai vista nella palude viscosa...quattro estremità...dalle quali se ne dipartono cinque ulteriori...speculari...dotate apparentemente di autonomia di movimento...curioso...parla creatura...dammi una ragione della tua presenza qui..."
"Mmmm Mmmmm" il capitano si era fracassato tutti i denti non riusciva a parlare, decise di ricorrere ai gesti, gli alberi incazzosi erano fini conoscitori del linguaggio dei gesti, e lui al corso era il più bravo. Fece il gesto del dito mozzo
...il linguaggio dei gesti usato nella valle di lacrime aveva evidentemente qualche discrepanza con quello terrestre...agli arborei risultò assolutamente sconosciuto...decisero di analizzare quindi altre possibiltà di interazione...si scrollarono di dosso il corpo del capitano e lo abbandonarono a terra per riunirsi e decidere il da farsi...una creatura sconosciuta poteva portare agenti patogeni per loro fatali...
"occorre lavarlo con le foglie del pintireddus, e poi pensare di andare a dormire...
...la ricopertura del corpo della creatura con l'estratto di pintireddus avrebbe momentaneamente bloccato la diffusione dei possibili virus e avrebbe concesso agli arborei un certo lasso di tempo per decidere come eliminare l'essere senza diffondere un'epidemia...
dopo lunghe ore di consiglio si decisero per il lancio con la catapulta. Chiamarono a rapporto il giovane mool, famoso per la rigidità. Lo piegarono e posero il capitano nell'apposita cesta. Al suono del cembalo il capitano fu scagliato nuovamente in cielo, alla super velocità del campo di cirpi (scienziato), lontano, lontano
il corpo del capitano red congelato nelle profondità siderali...divenne materiale orbitante nel cielo di Nemesis...una stella morente che stava trasformandosi in buco nero...quanto tempo rimaneva al nostro eroe?

lunedì 18 febbraio 2008

Bolle



non ti sembra tutto vuoto qui intorno?
in effetti non vedo nulla come una bolla.
ma... dove è meglio andare?
meglio... dimmi come niente possa essere meglio.
che palle...
secondo me il punto non è cogito ergo sum ma ergo sum, e basta.
appunto. è meglio ciò che è bello.
il bello già dipinge degli oggetti, indica una strada.

Senti ma... per cercare il bello.. il paletto nel culo, insomma, che c'entra?
Siamo stati progettati così, almeno mi han detto.
Da volontà di potenza a volontà di portanza.
Ma loro? il paletto? Si si, anche loro. Tutti.

Cazzo, non capisco.
Non temere, quando capirai l'importanza della portanza impararai a sapere cosa è bello.
Chiaro. Come si fa a sapere se è bello o una merda?
Lo ascolti.

domenica 17 febbraio 2008

...sei sicuro che sia qui?




ESTRAGONE Volevi parlarmi? Avevi qualcosa da dirmi? Dimmi, Didi...
VLADIMIRO Non ho niente da dirti.
ESTRAGONE Sei offeso? Scusami...Via Didi...Dammi la mano...Abbracciami! Lasciati andare! Puzzi d'aglio!!
VLADIMIRO Fa bene ai reni. Che facciamo adesso?
ESTRAGONE Aspettiamo...
VLADIMIRO Si...ma mentre aspettiamo...
ESTRAGONE E se ci impiccassimo?
VLADIMIRO Sarebbe un modo per farselo venire duro.
ESTRAGONE Viene duro?
VLADIMIRO Con tutto quel che segue...e dove cade crescono delle mandragole...è per questo che gridano quando le strappano...non lo sapevi?
ESTRAGONE Impicchiamoci subito
VLADIMIRO A un ramo? Io non mi fiderei...
ESTRAGONE Si può sempre provare
VLADIMIRO E tu prova
ESTRAGONE Dopo di te
VLADIMIRO Ma no...prima tu
ESTRAGONE Perchè?
VLADIMIRO Tu pesi meno di me
ESTRAGONE Appunto
VLADIMIRO Non capisco
ESTRAGONE Ma usa un momento il cervello no?
VLADMIRO Continuo a non capire
ESTRAGONE Adesso ti spiego...il ramo...il ramo...ma insomma usa la testa!!
VLADIMIRO Sei la mia sola speranza
ESTRAGONE ...Gogo leggero...ramo non si rompe...Gogo morto...Didi pesante...ramo si rompe...Didi solo...mentre invece...
VLADIMIRO A questo non avevo pensato
ESTRAGONE Se impicca te...impicca chiunque
VLADIMIRO Ma è poi vero che io peso più di te?
ESTRAGONE Sei tu che lo dici...io non ne so niente...c'è una probabilità su due...o quasi...
VLADIMIRO Allora che si fa?
ESTRAGONE Non facciamo niente è più prudente
VLADIMIRO Sentiamo prima cosa ci dirà
ESTRAGONE Chi?
VLADIMIRO Godot
ESTRAGONE Giusto
VLADIMIRO Aspettiamo di sapere come stanno esattamente le cose
ESTRAGONE D'altra parte...sarebbe forse meglio battere il ferro finchè è caldo
VLADIMIRO Son curioso di sapere che cos'ha da offrirci...poi vedremo se prendere o lasciare...
ESTRAGONE Cos'è più che gli abbiamo chiesto esattamente?
VLADIMIRO Ma non c'eri anche tu?
ESTRAGONE Non stavo attento
VLADIMIRO Bè...ecco...niente di preciso...
ESTRAGONE Una specie di preghiera
VLADIMIRO Ecco
ESTRAGONE Una vaga supplica
VLADIMIRO Appunto
ESTRAGONE E lui...cos'ha risposto?
VLADIMIRO Che si sarebbe visto
ESTRAGONE Che non poteva promettere nulla
VLADIMIRO Che doveva pensarci su
ESTRAGONE A mente riposata
VLADIMIRO Consultarsi con la famiglia
ESTRAGONE Con i suoi amici
VLADIMIRO I suoi agenti
ESTRAGONE I suoi corrispondenti
VLADIMIRO I suoi registri
ESTRAGONE Il suo conto in banca
VLADIMIRO Prima di pronunziarsi
ESTRAGONE E' naturale
VLADIMIRO Vero?
ESTRAGONE A me pare
VLADIMIRO Anche a me

Lunga pausa

ESTRAGONE E noi?
VLADIMIRO Prego?
ESTRAGONE Dico e noi?
VLADIMIRO Non capisco
ESTRAGONE Qual'è la nostra parte in tutto questo?
VLADIMIRO La nostra parte?
ESTRAGONE Non aver fretta
VLADIMIRO La nostra parte? Quella del postulante
ESTRAGONE A questo siamo ridotti
VLADIMIRO Vostra Eminenza intende far valere le sue prerogative?
ESTRAGONE Non abbiamo più diritti?
VLADIMIRO Mi faresti ridere...se non fosse proibito
ESTRAGONE Le abbiamo perdute?
VLADIMIRO Le abbiamo buttate via...

ESTRAGONE Non siamo legati? Dì non siamo...?
VLADIMIRO Ascolta!
ESTRAGONE Non sento niente...
VLADIMIRO Ssssssssss! Neanch'io...
ESTRAGONE M'hai spaventato
VLADIMIRO Ho creduto fosse lui
ESTRAGONE Chi?
VLADIMIRO Godot
ESTRAGONE Pah! Il vento nelle canne
VLADIMIRO Sembravano grida
ESTRAGONE E che griderebbe a fare?
VLADIMIRO Al suo cavallo...
ESTRAGONE Andiamocene...
VLADIMIRO Dove? Stasera dormiremo forse da lui...al caldo...all'asciutto...sulla paglia e con la pancia piena...val la pena di aspettare no?
ESTRAGONE Mica tutta la notte
VLADIMIRO E' ancora giorno

ESTRAGONE Ho fame
VLADIMIRO Vuoi una carota?
ESTRAGONE Non c'è altro?
VLADIMIRO Devo avere qualche rapa
ESTRAGONE Dammi una carota...grazie...ma è una rapa!
VLADIMIRO Oh...scusa! Avrei giurato che era una carota...sono tutte rape...l'ultima devi averla mangiata tu...aspetta...ci siamo...ecco a te carissimo...ridammi la rapa...e falla durare che dopo non ce n'è più...
ESTRAGONE Ti ho fatto una domanda
VLADIMIRO Ah!
ESTRAGONE Mi hai già risposto?
VLADIMIRO Com'è la carota?
ESTRAGONE E' una carota
VLADIMIRO Tanto meglio...tanto meglio...cosa volevi sapere?
ESTRAGONE Ho dimenticato...è questo che mi fa rabbia! Non dimenticherò mai questa carota...aspetta...mi sta venendo...
VLADIMIRO Allora?
ESTRAGONE Non siamo legati?
VLADIMIRO Non capisco una parola
ESTRAGONE Ti domando se siamo legati
VLADIMIRO Legati?
ESTRAGONE Legati
VLADIMIRO Legati come?
ESTRAGONE Mani e piedi
VLADIMIRO Ma a chi? Da chi?
ESTRAGONE Al tuo grand'uomo
VLADIMIRO A Godot? Legati a Godot? Che idea! Neanche a parlarne...per il momento...
ESTRAGONE Si chiama Godot?
VLADIMIRO Credo...
ESTRAGONE Ma vedi...(solleva il resto della carota) che strano...più si va avanti più fa schifo...
VLADIMIRO Per me è il contrario
ESTRAGONE Cioè?
VLADIMIRO Io mi abituo allo schifo man mano che vado avanti
ESTRAGONE E sarebbe questo il contrario?
VLADIMIRO E' questione di temperamento
ESTRAGONE Di carattere
VLADIMIRO Non possiamo farci niente
ESTRAGONE Hai voglia di agitarti
VLADIMIRO Restiamo quelli che siamo
ESTRAGONE Hai voglia di dimenarti
VLADIMIRO Il fondo non cambia
ESTRAGONE Niente da fare...vuoi finirla tu?

"Aspettando Godot" S. Beckett

...dramma conversazione...ed ecco attuato lo svuotamento...la conversazione come dialogo fine a se stesso...niente più significato nè significante...solo frasi sommate a frasi per passare il tempo ingannando l'attesa...ma questo incessante rimbalzarsi la palla ha continuamente bisogno di trovare un motivo...un pretesto per sussistere e per proseguire...niente trama...niente vicenda...tutto si esaurisce continuamente nell'aspettare...senza più nemmeno la consapevolezza di un senso...di uno scopo...di una seppur vaga finalità dell'esistenza...

...ed ecco quindi esplicitata la condizione...non c'è nulla da esprimere...nulla con cui esprimere...nessuna capacità di esprimere...nessun desiderio di esprimere...insieme all'obbligo di esprimere...

giovedì 14 febbraio 2008

...lotta spirituale contro la rimozione...



"Sangue di pesce" 1898 G. Klimt

...ossessione...assillo...fissazione...qualunque sia il termine volutamente usato...dura da anni...sono sfilacciati anche i margini della sua manifestazione...evoluzione dall'ammirazione...ma il motivo scatenante deve avere qualcosa a che fare con l'incredibile dicotomia della china...penna...pennello...cannuccia o rapido...qualunque strumento preposto all'utilizzo del nero fumo è appendice della mano e dell'avambraccio in un movimento per nulla spontaneo di costruzione di linee e punti subordinati alla pressione...costante ed incostante...alla quantità d'inchiostro...alla previsione necessaria della sua fine...un insieme di gesti assolutamente calibrati e misurati e frutto di un incessante esercizio...utilizzati per realizzare il perfetto contrario...ondine...nudi sessuati nell'abbandono del movimento...corpi trasportati...volutamente e consapevolmente...

ed eccoci qui...alla fluidificazione della forma nello spazio che è insieme nostalgia...conoscenza...girotondo di impulsi erotici...scambio...voluttà...uno e tutto...

alla fine...esemplificazione...forse più semplicemente...dello scontro pervicace tra attaccamento all'obiettività del reale e distacco da essa...

...abbandonati...

martedì 12 febbraio 2008

Elio E Le Storie Tese - Parco Sempione

Parco Sempione
Verde e marrone
dentro la mia città
metto su il vibro
leggo un bel libro
cerco un po’ di relax

all’improvviso
senza preavviso
si sente un pim pam pum
un fricchettone
forse drogato
suona e non smette più (bonghi)

questo fatto mi turba
perchè suona di merda
non ha il senso del ritmo
e non leggo più il libro
quasi quasi mi alzo
vado a chiedergli perchè
ha deciso che, cazzo,
proprio oggi
niente lo fermerà.

Piantala con sti bonghi
non siamo mica in Africa
porti i capelli lunghi
ma devi fare pratica
sei sempre fuori tempo
così mi uccidi l’Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello del ritmo

(Dai barbon cerca de sonà mèj
che son dree a fà ballà i pee
Anca se gli hoo vottant'ann
Voo giò in ballera con la mia miee
Ohè che dò ball
te me s'ceppet l'oreggia
ti, i tò sciavatt e i bònghi)

Caro signore
sa che le dico
questa è la libertà
sono drogato
suono sbagliato
anche se a lei non va

non vado a tempo
lo so da tempo
non è una novità
io me ne fotto
cucco di brutto
grazie al mio pim pum pam (bonghi)

Questo fatto mi turba
e mi sento di merda
quasi quasi mi siedo
ed ascolto un po’ meglio
forse forse mi sbaglio
forse ho preso un abbaglio
forse forse un bel cazzo
fai cagare
questa è la verità

Ora ti sfondo i bonghi
per vendicare l’Africa
quella che cucinava
l’esploratore in pentola
ti vesti come un rasta,
ma questo no, non basta
sarai pure senza problemi
ma di sicuro c’hai quello del ritmo

(Ohè
Te tiri ona pesciada in del cuu
Va a ciappà i ratt
tè pòdet vend domà el to ciccolatt)

Ecco spiegato
cosa succede
in tutte le città
Io suono i bonghi
tu me li sfondi
di questo passo
dove si finirà?

Ecco perchè qualcuno
pensa che sia più pratico
radere al suolo un bosco
considerato inutile
roba di questo tipo
non si è mai vista in Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello dei boschi

Vorrei suonare i bonghi
come se fossi in Africa
sotto la quercia nana
in zona Porta Genova
sedicimila firme
niente cibo per Rocco Tanica
ma quel bosco l’hanno rasato
mentre la gente era via per il ponte

(volevo fare un brindisi a mia madre
che ha trombato ed ha fatto un figo come me)

Se ne sono sbattuti il cazzo
ora tirano su un palazzo
han distrutto il bosco di Gioia
QUESTI GRANDISSIMI FIGLI DI TROIA!!

“…ma allora sei stato tu…ora tutto mi è chiaro…”
“…io non la volevo fare la cassetta…l’assessore mi ha incastonato…”
“…non temere…ecco…tieni il mio ecopass…un giorno scoprirai il suo valore ed io ti insegnerò a suonare questi cazzo di bonghi…”
“…i bonghi non mi interessano…a me piace la formula uno…”
“…allora ti insegnerò a suonare la formula uno…”
“…grazie…grazie…”

lunedì 11 febbraio 2008

Elio e le Storie Tese - Parco Sempione

Sorry, God is busy at the moment. Please delivery your message or call back later. Thank you.

domenica 10 febbraio 2008

grazie Signore grazie grazie Signore grazie grazie



grazie...thanks...感谢...شكرا...dankzij...merci...vielen dank..ありがとう...감사...graças...Спасибо...gracias...

i miei ossequi più sentiti

...la bile nera...

...malinconia...il desiderio, in fondo all'anima, di una cosa o di un amore che non si ha mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza...



Historias de perdedores
siempre ha habido y siempre habrá
historias de almas gemelas
valientes ante el azar.

Historias de perdedoras
siempre ha habido y siempre habrá
historias de almas que vuelan
de esta cruda realidad.

Corre Lola corre
Corre alto y vuela
Lejos de estas calles
Donde reparten miseria

Corre Lola corre
Corre alto y vuela
Lejos de este infierno
que te va a llevar a la trena

¡¡¡Corre Lola corre!!!

Deambulando por la calle
sin nada en los bolsillos
nada que ganar todo que perder
sabiendo que te has ido
que espero yo de un mundo
donde vales lo que tienes
y yo no tengo ná de ná

Desesperá por la calle
buscando una salida
donde poder escapar
miradas por las esquinas
mientras lucen aparentes
mente en blanco y solamente
tú buscando un trago más

Y ésta es la vida que dice,
La vide que empuja, empuja
Y ésta es la vida que dice,
La vide que empuja, empuja
Y ésta es la vida que dice,
La vide que empuja, empuja
Y ésta es la vida que empuja
Empuja, empuja, empuja

Yo no tengo más
ay! que este corazón
Guardo la distancio
ay! entre tú y yo
Ni pena ni gloria
Si esto es una noria
Cariño sincero
Añejo sabe mejor

Ya no quiero ná más ná
que yo ya lo tengo tó
Guardo tu recuerdo
Tengo tu calor
Ni pena ni gloria
Si esto es una noria
Corre Lola libre
así es como te quiero yo.

Es la vida la que empuja y la que aprieta
quien conoce el camino de vuelta
Es la vida la que empuja y la que aprieta.

...mancanza...

venerdì 8 febbraio 2008

Crash


Corri, non ti voltare, ci seguono.
Oramai ci sono addosso.
Accelera accelera, non ti voltare.
Laggiù, lo vedo. Possiamo farcela, non mollare adesso.
Presto, forza... non ti voltare.Vola...

Oddio, c'è un muro.
Perchè? Perchè adesso.
Devo evitarlo, mi circonda.
Frena, frena...

giovedì 7 febbraio 2008

...permesso di fumare...



ATTO I

(cartello)

Per ovviare al sempre crescente inasprimento degli umani, il commerciante Peachum aveva aperto un negozio, nel quale i miserrimi tra i miseri potevano procurarsi un aspetto capace di smuovere i cuori più incalliti.

...il guardaroba da mendicanti di Gionata Geremia Peachum...

(bussano alla porta; Peachum apre; entra un giovinotto di nome Filch)
FILCH Peachum & C.?
PEACHUM Peachum
FILCH E' lei il proprietario della ditta "L'Amico del Mendicante?" mi han detto di venire da lei...
PEACHUM Il suo nome?
FILCH Vede, Signor Peachum, fin da giovane sono sempre stato sfortunato. Mia madre era un'ubriacona, mio padre giocava. Fin dai primi anni abbandonato a me stesso, sono scivolato sempre più in basso nel fango della metropoli. E così mi vede...
PEACHUM E così la vedo...
FILCH ...sfornito di mezzi e preda dei miei istinti...
PEACHUM Come un relitto in alto mare, eccetera. Dica un pò relitto, in quale distretto recita la sua filastrocca?
FILCH Come Signor Peachum?
PEACHUM Voglio dire, la tiene pubblicamente la sua conferenza?
FILCH Già...ecco...Signor Peachum...ieri c'è stato un piccolo incidente in Highland Street...
PEACHUM Highland Street...già già...giusto...tu sei quel fetente beccato ieri da Honey e da Sam. Hai avuto la sfacciataggine di molestare i passanti nel decimo distretto. Ci siamo limitati ad una razione di botte...perchè si poteva supporre che non conoscessi le norme del buon vivere...se però ti ci fai pescare un'altra volta useremo il segaccio...capito?!
FILCH La supplico Signor Peachum...mi dica allora cosa devo fare...
PEACHUM Guarda un pò...arriva fresco fresco 'sto torso di cavolo e crede che gli basti allungar la zampa per averci la sua bistecca bella e servita...che cosa diresti se uno volesse pescare nel tuo stagno le trote più buone?
FILCH Ecco...Signor Peachum...veramente...io non ho uno stagno...
PEACHUM Insomma, la licenza viene concessa solo ai professionisti. Londra è divisa in quattordici distretti...chiunque abbia intenzione di esercitare in uno di essi l'arte del mendicante, deve avere una licenza della ditta Gionata Geremia Peachum & C.
FILCH Signor Peachum, ormai pochi scellini mi separano dalla più completa rovina...bisogna provvedere in qualche modo...con due scellini in mano...
PEACHUM Venti scellini
FILCH Signor Peachum!! (indica implorante un cartello con la scritta "non chiudere il tuo orecchio all'appello del misero")
Peachum indica la tenda di un armadio dove sta scritto "date e vi sarà dato"
FILCH Dieci scellini
PEACHUM E il cinquanta per cento su ogni liquidazione settimanale...con fornitura del corredo settanta per cento...
FILCH Scusi...e il corredo in cosa consiste?
PEACHUM Questo lo decide la ditta
FILCH D'accordo
PEACHUM Il nome?
FILCH Charles Filch
PEACHUM Bene...Signora Peachum!!...questo è Filch...numero trecentoquattordici...distretto Baker Street...faccio io l'iscrizione nel registro (scosta la tenda di un armadio, appaiono cinque manichini di cera)
FILCH Che cosa sono?
PEACHUM I cinque prototipi della miseria, che hanno la facoltà di commuovere il cuore umano...la vista di questi tipi provoca nell'uomo quello stato d'animo innaturale nel quale egli è disposto a sborsare denaro...
Corredo A: vittima del progresso del traffico stradale, l'allegro sciancato, sempre di buonumore, sempre spensierato...l'effetto è accresciuto da un moncherino.
Corredo B: vittima dell'arte bellica, l'insopportabile uomo dalla tremarella...infastidisce i passanti, fa leva sul ribrezzo...l'effetto è mitigato dalle decorazioni al valore.
Corredo C: vittima dello sviluppo industriale, il commiserabile cieco...ovverossia l'alta scuola dell'accattonaggio (lo mima camminando vacillante verso Filch, nel momento in cui lo urta questi manda un grido di spavento; Peachum s'interrompe subito, lo squadra sbalordito e di colpo urla) Ha compassione!! Mai e poi mai lei diventerà un mendicante! Compassione, va bene tutt'al più per un passante! Quindi Corredo D! Celia...hai ancora bevuto! E adesso non ci vedi a un palmo dal naso! Il numero centotrentasei si è lamentato della sua divisa...quante volte devo ripeterti che un gentiluomo non può mettersi addosso abiti lerci! Il centotrentasei ha pagato un costume nuovo di zecca. Le macchie, l'unico mezzo per destar compassione, dovevi farle stirandoci dentro della cera di candele. Sempre senza testa! Devo pensar io a tutto! (a Filch) Svestiti e indossa questo...e bada di tenerlo in ordine!
FILCH E della mia roba che succede?
PEACHUM Appartiene alla ditta. Corredo E: giovanotto che ha visto tempi migliori...
FILCH Ah...dunque vuol utilizzarla ancora! E perchè allora non posso fare io stesso quello che ha visto tempi migliori?
PEACHUM Perchè ragazzo mio...se mostri la tua vera miseria nessuno ci crederà...se hai mal di pancia e lo dici, ottieni un effetto ripugnante...
FILCH Signor Peachum...vorrei pregarla di darmi ancora un consiglio...io sono sempre stato per le cose fatte con metodo...non mi vanno i discorsi a casaccio...
PEACHUM Va bene...farai l'idiota...torna stasera alle sei e sarai istruito a dovere...e adesso gira!!

da "L'opera da tre soldi"

...il cartello...il titolo della scena...preannunciazione...disvelamento...

Brecht...mirabile esempio di straordinaria innovazione...grazie ai cartelli Brecht induce nello spettatore l'atteggiamento dell'osservatore che fuma e di conseguenza trasporta su di un piano epico lo stile rappresentativo dell'attore...del resto voler ammaliare un uomo che fuma...un uomo quindi sufficientemente assorbito da se stesso...è impresa quanto mai disperata...

...ma basteranno titoli...epicità...e permesso di fumare ad accattivarsi il pubblico?

lunedì 4 febbraio 2008

...sulla strada...continuando...



siedo sul ciglio della strada...
il guidatore cambia la ruota...
non mi piace da dove vengo...
non mi piace dove vado...
perchè guardo il cambio della ruota con impazienza?

B. Brecht

...da dove vengo...dove vado...da dove...verso dove...moto da luogo...moto a luogo...moto per luogo nel frattempo...moto...comunque...

Paolo Conte Gelato al limon

Un gelato al limon
gelato al limon
gelato al limon
spofondati in fondo a una città
un gelato al limon
è vero limon.

Ti piace?
Mentre un`altra estate passerà
libertà e perline colorate
ecco quello che io ti darò
e la sensualità delle vite disperate
ecco il dono che io ti farò
donna che stai entrando nella mia vita
con una valigia di perplessità
ah, non avere paura che sia già finita
ancora tante cose quest’uomo ti darà.

E un gelato al limon
gelato al limon
gelato al limon
sprofondati in fondo a una città
un gelato al limon
gelato al limon
gelato al limon
mentre un’altra estate se ne va…

Ti offro una doccia ai bagni diurni
che son degli abissi di tiepidità
dove come oceani notturni
rimbombano le voci della tua città
e ti offro la luna del pomeriggio
per il sogno arabo che ami tu
e una stretta forte della mia mano
per te donna che non mi scappi più…
e un gelato al limon
gelato al limon, gelato al limon

e ti offro l’intelligenza degli elettricisti
cosi almeno un pò di luce avrà
la nostra stanza negli alberghi tristi
dove la notte calda ci scioglierà.
Come… un gelato al limon,
gelato al limon,gelato al limon…

Visioni Marocchine

domenica 3 febbraio 2008

Finito di piangere...




VLADIMIRO Cos'è più che dicevo...come va il tuo piede?
ESTRAGONE Gonfia a vista d'occhio
VLADIMIRO Ah...si ...ci sono...quella storia dei ladroni...ti ricordi?
ESTRAGONE No...
VLADIMIRO Vuoi che te la racconti?
ESTRAGONE No...
VLADIMIRO Farà passare il tempo...due ladroni crocifissi insieme al Salvatore...dice che...
ESTRAGONE Il cosa?
VLADIMIRO Il Salvatore...due ladroni...dice che uno fu salvato e l'altro...dannato...
ESTRAGONE Salvato da cosa?
VLADIMIRO Dall'inferno...
ESTRAGONE Io me ne vado...
VLADIMIRO E tuttavia...come si spiega che...dì ti annoio mica per caso...
ESTRAGONE Non sto ascoltando...
VLADIMIRO Come si spiega che dei quattro Evangelisti uno solo racconti il fatto in questo modo? Eppure...erano là tutti e quattro...o almeno da quelle parti...e uno solo dice che un ladrone si è salvato...dai Gogo...bisogna rilanciarmi la palla di tanto in tanto...
ESTRAGONE Sto ascoltando...
VLADIMIRO Uno su quattro...quanto agli altri tre, due non ne parlano affatto e il terzo dice che l'hanno insultato tutti e due
ESTRAGONE Chi?
VLADIMIRO Come?
ESTRAGONE Non ci capisco niente...insultato chi?
VLADIMIRO Il Salvatore...
ESTRAGONE Perchè?
VLADIMIRO Perchè non ha voluto salvarli
ESTRAGONE Dall'inferno?
VLADIMIRO Ma no...stupido!...dalla morte...
ESTRAGONE Bè e allora?
VLADIMIRO Allora saranno stati dannati tutti e due
ESTRAGONE E perchè no?
VLADIMIRO Ma uno dei quattro dice che uno dei due si è salvato...
ESTRAGONE E con ciò?...vuol dire che non sono d'accordo...punto e basta...
VLADIMIRO Erano là tutti e quattro...e uno solo parla di questo ladrone salvato...perchè credere a lui piuttosto che agli altri?
ESTRAGONE E chi lo crede?
VLADIMIRO Ma lo credono tutti...la gente conosce solo questa versione...
ESTRAGONE La gente è troppo cretina...

OneWayTicket

OneWayTicket to the other side.

- Senti Grande Puffo, perchè dobbiamo per forza camminare in questo fango argilloso, possibile che non ci sia una strada in terra battuta?
- Certo che c'è... ma io son lento troppo lento... sulla terra battuta poi... così invece van tutti forte come me, anzi, visto che son primo son pure più veloce, trovo argilla non lavorata.
- Dici che è meglio consumar le energie dei puffi nello spostar fango piuttosto che nella velocità e nell'efficienza?
- Ma senti... puffolo mio, a me che cazzo me ne frega di sti puffi e del loro destino? Nulla.
- Immagino.
- Bene, adesso togliti dai coglioni.