
per continuare sull'umorismo...
PRESENTAZIONE
Personaggi: il Sig. Pericle Fischetti, l'altro signore
Il Sig. Pericle Fischetti si avvicina all'altro signore
"Permette? Io sono il Sig. Pericle Fischetti, e lei?"
"Io no..."
Sipario
Questa è una delle tragedie in due battute di Achille Campanile (1899-1977), grande maestro della letteratura umoristica italiana...anche se lui amava dire che il più bel complimento che gli avessero mai rivolto, era che le sue battute non facevano ridere.
Il critico che lo lanciò negli anni '20, disse che il suo era un "riso scemo"...e giù ad interrogarsi sul perchè questa scemenza facesse ridere...
In realtà Campanile era lui stesso un personaggio di Campanile...così avvenne la sua "scoperta" di essere un umorista...
« Un giorno, avendo bisogno di quattrini, mi presentai allo sportello di una banca e dissi al cassiere: "Per favore, mi potrebbe prestare centomila lire?". Il cassiere mi disse: "Ma sa che lei è un umorista?". Così scopersi di esserlo. »
SCHERZI DEL SUBCOSCIENTE
Personaggi: un signore che ha viaggiato tutta la notte, l'amico, facchini e viaggiatori (che non parlano)
La scena è in una stazione.
E' mattina.
All'alzarsi del sipario arriva un treno e ne scende il Signore che ha viaggiato tutta la notte, egli ha un'espressione stanca e seccatissima.
"Hai fatto buon viaggio?"
"Macchè...sapessi come sono disgraziato, ho trovato uno scomparto completamente vuoto, ho potuto stendermi e dormire...e per tutta la notte ho sognato che non riuscivo a trovare posto e facevo il viaggio in piedi..."
Sipario
...ecco...l'umorismo di Campanile è così..."sa che ore sono?" "si"...è un umorismo basato sulle situazioni, coglie tic, manie, piccoli difetti della piccola borghesia degli anni '20, '30 e '40, ma molto spesso la molla è linguistica, un corto circuito linguistico, ci si capisce, non ci si capisce...è un refuso...un gioco di parole...
DRAMMA DELL'OCEANO
Personaggi: il baccalà, nessun altro
La scena si svolge in mezzo all'oceano, ai giorni nostri; il mare è in tempesta, ondate come montagne si innalzano fino al cielo e poi si sprofondano...in lontananza si vede una nave in pericolo, marinai e passeggeri si agitano invocando salvezza.
All'alzarsi del sipario, un baccalà fa capolino tra le onde infuriate e fissa la scena con sguardo perplesso...
"...non arrivo a capire...se la nave è in pericolo perchè il mare è agitato o se il mare è agitato perchè la nave è in pericolo..."
Sipario
Campanile scriveva cose come questa negli anni '20...nessuno lo capiva...a teatro era lo stesso...
Verso la fine degli anni '20, al Teatro Manzoni di Milano...il teatro più importante d'Italia allora...va in scena una sua commedia, sempre sullo stesso genere del paradosso, il pubblico si divide in due immediatamente, metà comincia a battere le mani, ad entusiasmarsi...l'altra metà fischia...un caos infernale...al secondo tempo cominciano a volare i primi pugni...al terzo tempo non ci arriveranno mai...troppo caos...
Ma ad un certo punto...scoppia un grande applauso, fragoroso, il pubblico batte le mani non a Campanile, ma a Pirandello che era lì in un palco e puntualmente ha cominciato a ringraziare...Campanile, che aveva veramente un coraggio pazzesco, apre uno spiraglio nel sipario, si affaccia e dice "grazie per gli applausi...grazie...son contento che vi sia piaciuta la mia commedia, sono io l'autore, non Pirandello...e per ringraziarvi ve la mando di nuovo in scena..." e ha ricominciato da capo, per punirli ha fatto il bis...è venuto giù il teatro...
FURBERIA
Personaggi: un tale, un altro
L'azione si svolge di piena estate, sotto il solleone.
All'alzarsi del sipario, il tale incontra l'altro che arriva sotto un sole che spacca le pietre avendo un pesante cappotto addosso.
"Ma perchè ti sei messo il cappotto se mancano ancora due mesi all'autunno?"
"Eh...caro mio...chi ha tempo non aspetti tempo..."
Sipario
Un giorno sul tavolo del direttore di un giornale, arriva un pezzo di cronaca scritto da uno dei tanti redattori, un pezzo anche un pò lacrimevole...la storia di una vedova che da anni andava tutti i giorni sulla tomba del marito a portare i fiori...e un giorno...è morta, proprio lì, in cimitero, sulla tomba del marito...
Titolo del pezzo "Tanto va la gatta al lardo..." e lì il direttore si mise ad urlare...disse ma questo è un pazzo...ma chi è? è un cretino o un genio...
...era Campanile...non era un cretino...era un genio...